IL DOLORE: NON SOLO UN SINTOMO, MA UNA PATOLOGIA
Era il 12 ottobre del 2011 quando, invitati dalla Deputata Europea (MEP) Françoise Grossetête, l’Executive Board della European Federation of IASP Chapters (EFIC) si riunì con il proprio Council nel Parlamento Europeo, a Brussels. Era il tentativo di sensibilizzare la politica al tema dolore. Una riunione simile era stata fatta due anni prima, sempre ospiti della stessa MEP, per presentare un documento dal titolo “The burden of chronic pain”. Quel documento era molto generale ed era indirizzato, in modo precipuo, a giornalisti e politici, spiegando quanto importante fosse il dolore per i sistemi sanitari e sociali, e facendo riflettere ognuno dei presenti che il dolore fisico era presente in tutte le loro famiglie e anche fra i loro conoscenti e amici. In quella occasione la risonanza della stampa fu limitata e la sensibilizzazione della politica scarsa.
LA FONDAZIONE PAOLO PROCACCI
Quando nel 1972 Paolo Procacci, medico fiorentino, professore di terapia medica sistematica all’Università di Firenze, organizzava nella sua città il congresso "Recent advances on pain, pathophysiology and clinical aspects", la medicina del dolore muoveva i primi passi. Il professor Procacci si era dedicato allo studio degli aspetti fisiopatologici e clinici delle sindromi dolorose fin dai primi anni della sua attività scientifica ed aveva organizzato con grande entusiasmo questo congresso del 1972, il primo, o quanto meno uno dei primi tenuti in Italia su questo argomento, nel quale era riuscito a riunire alcuni dei più noti studiosi delle varie discipline, da Wall a Iggo, a Houde, a Bonica, ad Albe Fessard.
N. 16/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale |