INDICE DEGLI ARTICOLI
1 - Associazione topica metronidazolo-clotrimazolo: attualità di un trattamento delle vaginiti di comprovata efficacia
2 - Vaginiti infettive e rischio di infezioni di maggiore rilevanza
3 - Fibromi uterini, una frequente patologia spesso di riscontro casuale

Associazione topica metronidazolo-clotrimazolo: attualità di un trattamento delle vaginiti di comprovata efficacia

Le vaginiti infettive rappresentano una delle patologie di più comune riscontro nella pratica quotidiana del medico di medicina generale e del ginecologo.

A seconda della popolazione, le forme più frequenti sono costituite dalla vaginosi batterica (22%–50% delle donne sintomatiche), candidiasi vulvovaginale (17%–39%) e trichomoniasi (4%–35%). Gli agenti eziologici in causa sono generalmente Gardnerella vaginalis, Candida species (nel 90% dei casi Candida albicans) e Trichomonas vaginalis.


 


 


Vaginiti infettive e rischio di infezioni di maggiore rilevanza

La vaginite batterica, la più comune infezione vaginale nelle donne in età riproduttiva, è la conseguenza di un’alterazione dell’ecosistema vaginale, in cui i lattobacilli, specie prevalente nella vagina sana (Figura 1), sono sostituiti da una flora mista costituita principalmente da anaerobi che include le specie Gardnerella vaginalis, Bacteroides (Prevotella) spp, Mobiluncus spp e Mycoplasma hominis (1).

La Gardnerella vaginalis è la principale causa di infezione nella vaginite batterica, in quanto porta il pH vaginale oltre 5 e permette la crescita di vari batteri anaerobi obbligati.



Fibromi uterini, una frequente patologia spesso di riscontro casuale

I fibromi uterini rappresentano i tumori ginecologici benigni più comuni, con una frequenza che aumenta con l’età, tanto che tali neoplasie costituiscono un reperto clinico, spesso occasionale, in più del 30% delle donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni (1).

I fibromi possono svilupparsi completamente nello spessore del miometrio (fibromi intramurali), possono sporgere nella cavità uterina (fibromi sottomucosi), possono svilupparsi verso la cavità peritoneale (fibromi sottosierosi). Meno comuni sono i fibromi cervicali, che originano dalla cervice uterina e i fibromi infralegamentari, che si sviluppano all'interno del legamento largo ed acquisiscono un apporto vascolare da altri organi intraperitoneali (fibromi parassiti) (2).



 

N. 10/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
È vietata la riproduzione totale o parziale senza il consenso scritto dell'editore - 15ED0008
Copyright © 2015


Colophon | Informazioni legali | Privacy