Associazione topica metronidazolo-clotrimazolo: un valido trattamento della candidosi vaginale e un’efficace profilassi delle recidive

La vulvovaginite da Candida è la patologia femminile di più frequente riscontro nella pratica clinica: il 75% delle donne presenta almeno un episodio di candidosi vaginale nel corso della vita e il 40-45% due o più episodi. Nel 5-8% dei casi l’infezione mostra un decorso di tipo ricorrente, caratterizzato da quattro o più episodi nel corso di un anno.

I costi, sia economici associati a diagnosi e trattamento, sia sociali per l’impatto clinico e psicologico di tale condizione sulla donna, sono rilevanti e probabilmente sottostimati a causa del numero crescente di forme resistenti al trattamento. (1)


INDICE DEGLI ARTICOLI
1 - Associazione topica metronidazolo-clotrimazolo: un valido trattamento della candidosi vaginale e un’efficace profilassi delle recidive
2 - Le vaginiti infettive: una patologia con fastidiosi sintomi da diagnosticare prontamente
3 - La sindrome dell’ovaio policistico, un disturbo ormonale frequente con conseguenze a lungo termine

 


 

 


Le vaginiti infettive: una patologia con fastidiosi sintomi da diagnosticare prontamente

La vaginite è una delle infezioni più frequenti del sistema genitale femminile e i fastidiosi sintomi di tale condizione, in genere prurito, bruciore, perdite vaginali, dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia), rappresentano la ragione principale per cui le donne si rivolgono al Medico (Figura 1). (1)

La vaginosi batterica, la forma più comune, causa una sintomatologia modesta, con scarse perdite vaginali maleodoranti (odore tipo pesce, per produzione di amine da parte di batteri anaerobi isolati in molti casi) e può rimanere asintomatica in una percentuale di donne fino al 50%.



La sindrome dell’ovaio policistico, un disturbo ormonale frequente con conseguenze a lungo termine

La sindrome dell’ovaio policistico (Polycystic Ovary Syndrome, PCOS) è una delle più comuni patologie endocrine del sesso femminile,che interessa il 5-10% delle donne in età riproduttiva. (1)

L’eziologia della PCOS non è ancora completamente chiarita, sebbene ci siano evidenze concrete di una componente genetica. (3)



 

N. 8/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
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