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I disturbi respiratori del sonno: inquadramento clinico e diagnostico
L’ apnea ostruttiva notturna (OSA) è la più comune tra le sindromi da apnea dasonno. Si valuta che colpisca circa il 6% dei soggetti di sesso maschile in età adulta o anziana, mentre risulta meno comune tra ledonne di pari età. In questi pazienti, il rilassamento delle vie aereesuperiori che si verifica durante il sonno è tale da determinareun’occlusione completa delle vie aeree e provocare, di conseguenza, un blocco del flusso d’aria. Dopoperiodi variabili di occlusione delle vie aeree, il pazientesi sveglia, il tono muscolare si ristabilisce e le vieaeree risultano nuovamente pervie. Questo “circolo vizioso” si ripete più volte durantela notte, determinando episodi ricorrenti di ipossiemiaed ipercapnia. Durante l’occlusione delle vie aeree, si verifica anche un aumento del tono simpatico, che causa vasocostrizione ed ipertensione, persistenti anche durante le ore di veglia. In effetti, l’OSA è la più comunecausa identificabile di ipertensione arteriosa sistemica. In seguito all’occlusione delle vie aeree, la pressione intratoracica diventa maggiormente negativa con l’inspirazione (4). Episodi di ipossiemia possono essere associati a bradicardia e ad aritmie cardiache. Si ritiene che questi eventi siano correlati ad un’aumentata incidenza di ictus e coronaropatia in pazienti con OSA(5). Un’importante conseguenza fisiologica dell’occlusione delle vie aeree è rappresentata dai frequenti risvegli, con conseguente frammentazione del sonno. Dal momento che le apnee sono più frequenti durante la fase delsonno REM, i pazienti si lamentano di non riuscire ad ottenere un sonno realmente ristoratore. I pazienti con OSA mostrano una maggiore incidenza di incidentistradali, presumibilmente legati alla sonnolenzadurante la guida degli autoveicoli. È interessante notare che i pazienti con OSA mostrano un aumento dell’incidenza di diabete mellito e di altre manifestazioni della sindrome metabolica. Le complicanze cardiovascolaridell’OSA sembrano essere almeno parzialmente reversibili con un trattamento efficace dell’OSA (6). ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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