Buone notizie dal fronte dell’impiego degli agonisti del recettore del peptide 1 glucagone-simile (GLP1-RA) come agenti anti-obesità negli adolescenti: uno studio ne attesta il favorevole profilo di sicurezza psichiatrica, documentato dalla bassa incidenza di idee o tentativi di suicidio rispetto ai soli interventi sullo stile di vita.
L’utilizzo degli agonisti del recettore del peptide 1 glucagone-simile (GLP1-RA) per il trattamento dell’obesità negli adolescenti sta fortemente crescendo. Non è noto se il trattamento con GLP1-RA si associ a pensieri o tentativi di suicidio in questa popolazione di soggetti; uno studio ha indagato tale incognita in adolescenti affetti da obesità.
Studio retrospettivo di coorte che ha utilizzato i dati di cartelle sanitarie elettroniche del network TriNext (periodo: dicembre 2019-giugno 2024), dal quale sono stati selezionati 54.164 adolescenti di 12-18 anni con diagnosi di obesità. I partecipanti allo studio sono stati suddivisi in 2 gruppi: quelli in cui era stato prescritto trattamento anti-obesità con GLP1-RA (n=4.052) e quelli a cui erano stati prescritti interventi sullo stile di vita (coorte controllo: n=50.112).
L’incidenza di pensieri o tentativi di suicidio è stata ricavata sulla base dei codici dell’International Classification of Diseases and Related Health Problems (10th revision) riportati nelle cartelle elettroniche.
La prescrizione di GLP1-RA è risultata associata ad una riduzione significativa del 33% di idee o tentativi di suicidio nel corso di 12 mesi di follow-up (Figura 1).
FIGURA1. Incidenza di pensieri o tentativi di suicidio negli adolescenti obesi trattati con GLP1-RA o con modificazione dello stile di vita1
Nel gruppo trattato con GLP1-RA è stato osservato un tasso significativamente più elevato di sintomi gastrointestinali vs la coorte di controllo (6,9% vs 5,4%; HR=1,41, p=0,003).
Questo studio suggerisce un profilo di sicurezza psichiatrica favorevole dei GLP-RA prescritti agli adolescenti con obesità.