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I CORONAVIRUS: QUESTI… CONOSCIUTI


I coronavirus sono virus a RNA positivo dal diametro di circa 80-160 nm. Il nome del virus deriva dalla classica forma a “corona”, apprezzabile al microscopio elettronico a scansione (Figura 1). Questo aspetto è dato dalla presenza di “spike” (spicole) rappresentate dalla glicoproteina che attraversa il pericapside, raggiungendo il “coat” proteico, detta proteina S, con proprietà emoagglutinanti e di fusione. Il 12 gennaio 2020, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha denominato provvisoriamente il nuovo agente virale come “nuovo coronavirus 2019” (2019-nCoV). L’11 febbraio 2020, l’OMS ha formalmente denominato la malattia provocata da 2019-nCoV come malattia da coronavirus 2019 (COVID-19). Lo stesso giorno, il gruppo di studio dell’International Committee on Taxonomy of Viruses ha modificato la denominazione provvisoria del 2019-nCoV in quella definitiva di SARS-CoV-2 (Severe Acute Respiratory Syndrome CoronaVirus 2). Il virus è in grado di scatenare una malattia respiratoria grave ed acuta ed è fuori di dubbio la più terribile epidemia che sta colpendo tutta la terra da un secolo ad oggi, cioè dall’epidemia di spagnola del 1918-1920 che colpì 500.000.000 di persone facendo 50.000.000 decessi. L’11 marzo 2020 l’OMS ha confermato che COVID-19 può essere definita una “pandemia”, in grado di mettere a rischio di contagio l’intera popolazione mondiale. Le previsioni dell’OMS hanno, purtroppo, avuto conferma nei mesi successivi, con la crescente diffusione del contagio in tutti i continenti (anche l’Antartide, risparmiato fino a dicembre 2020). Sull’origine e le modalità di diffusione iniziale di SARS-CoV-2, esistono ipotesi contrastanti, ma quella più accreditata dai virologi riconduce ad un “salto di specie” avvenuto sul finire del 2019, che ha reso questo coronavirus, precedentemente circolante tra i pipistrelli, in grado di infettare anche l’uomo e di acquisire modalità di trasmissione interumana.

Figura 1. Il coronavirus SARS-CoV-2, mostrato in un’immagine al microscopio elettronico a scansione. Immagine resa disponibile per utilizzo pubblico dal National Institute of Allergy and Infectious Disease.

 



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