Un attuale, consolidato, trattamento topico delle vaginiti: l’associazione metronidazolo-clotrimazolo

Le vaginiti rappresentano una delle più comuni condizioni patologiche per le quali le donne si rivolgono al Medico (Figura 1). Nella maggior parte dei casi, la causa è di natura infettiva e, in particolare, vaginosi batterica, candidiasi vulvovaginale e tricomoniasi vaginale sono le forme più frequenti. (1, 2)

Per il trattamento delle vaginiti infettive, le linee guida dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), tra le più autorevoli e ampiamente accettate linee guida internazionali, raccomandano l’impiego di metronidazolo, per le vaginosi batteriche e la tricomoniasi, di clotrimazolo, per le infezioni da Candida. (2)

Figura 1. Le vaginiti sono una delle più comuni cause per le quali le donne si rivolgono al Medico.

 

Il metronidazolo, infatti, un derivato nitroimidazolico ad ampio spettro di azione antiprotozoaria e antimicrobica, con marcata attività sugli anaerobi e sulla Gardnerella vaginalis, raggiunge un’efficacia dell’80-100% nel trattamento delle vaginosi batteriche.

Il trattamento topico con metronidazolo, inoltre, ha dimostrato un’efficacia comparabile a quella del trattamento standard con clindamicina nella riduzione della colonizzazione da Mycoplasma hominis, agente eziologico di infezioni delle vie urinarie e genitali, in uno studio condotto su 119 donne affette da vaginosi batterica. (2)

Il clotrimazolo è un imidazolico con azione antimicotica ad ampio spettro, particolarmente efficace nel trattamento topico delle candidiasi.

Il trattamento topico con gli antimicotici azolici come il clotrimazolo dimostra una maggiore efficacia rispetto al trattamento con antimicotici topici, come ad es. la nistatina, raggiungendo percentuali di guarigione clinica e micologica dell’80-90%, che ne fanno raccomandare dalle linee guida l’impiego sia nelle candidosi non complicate sia nelle candidosi ricorrenti, nelle forme frequenti e di difficile gestione. (2)

L’associazione dei due farmaci, disponibile in formulazione ovuli, crema e soluzione vaginale, trova il razionale nella capacità di garantire l’efficacia terapeutica su un ampio spettro di patogeni, caratteristica di particolare importanza nel trattamento di infezioni miste, nell’azione sinergica con potenziamento dell’efficacia terapeutica dei singoli componenti e nella possibilità di minimizzare le resistenze spontanee di alcuni patogeni (Tabella 1). (1, 2)

Tabella 1. I vantaggi dell’associazione topica metronidazolo-clotrimazolo

Ampio spettro d’azione antimicrobica (batteri, miceti, protozoi) 
Potenziamento dell’attività antimicrobica dei singoli principi attivi
Abolizione o ritardo della comparsa dei fenomeni di resistenza spontanea di alcuni microrganismi
Riduzione del rischio di attivazione della candidosi a seguito di trattamento di vaginite batterica con solo antibiotico
Assenza di attività verso lattobacilli (difesa del microbiota vaginale)
Migliore tollerabilità e minori effetti indesiderati rispetto all’uso degli stessi principi attivi per via orale
Possibile utilizzo in gravidanza
Tab. IV di ref. (2)

L’impiego dell’associazione metronidazolo-clotrimazolo risponde inoltre alla necessità di indirizzare la scelta terapeutica su farmaci in grado di neutralizzare i patogeni responsabili delle vaginiti infettive, rispettando l’ecosistema vaginale. (2, 3)
Infatti, sia l’associazione sia i suoi componenti da soli sono completamente inattivi nei confronti dei lattobacilli, componenti prevalenti del microbiota vaginale normale. (3) Tale proprietà è di particolare rilevanza, in considerazione del ruolo protettivo svolto dai lattobacilli nei confronti dei patogeni e del conseguente sviluppo di infezioni vaginali e urinarie, attraverso l’inibizione dell’adesione dei patogeni all’epitelio vaginale o della loro crescita. (2, 3)
Un ulteriore vantaggio dell’associazione in formulazioni topiche è rappresentato dalla migliore tollerabilità e dai minori effetti indesiderati rispetto all’assunzione orale dei componenti. (2)
Grazie a tali caratteristiche, l’associazione metronidazolo-clotrimazolo in terapia locale rappresenta un valido trattamento delle forme di vaginite di più comune riscontro nella pratica quotidiana del ginecologo e del medico di medicina generale, la cui efficacia terapeutica è stata ampiamente dimostrata dai risultati di numerosi studi clinici. (1)


Bibliografia

1. Arisi E. Validità della associazione metronidazolo-clotrimazolo nella pratica clinica quotidiana. Current Obstetrics and Gynaecology, Edizione Italiana 2005;14:92-6

2.Tavassoli K., Mattana P. L’attualità del trattamento topico delle infezioni vaginali con l’associazione metronidazolo-clotrimazolo. MINERVA GINECOL 2013;65

3.Furneri P.M., Mangiafico A., Corsello S. et al. Studio dell’attività in vitro e in vivo dell’associazione clotrimazolo-metronidazolo: attività antimicotica e antibatterica in vitro ed efficacia nella terapia delle vaginiti/vaginosi. Giorn. It. Ost. Gin. Vol. XXX - n. 5 Maggio 2008-pp. 172-178

 

 

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N. 4/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
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