Vaginiti infettive: i vantaggi di metronidazolo-clotrimazolo in associazione per uso topico

Perdite vaginali, prurito, bruciore, irritazione rappresentano alcuni dei più comuni disturbi per i quali la donna richiede il parere del medico (Figura 1).

Figura 1. I sintomi della vaginite sono i più comuni disturbi per i quali la donna si rivolge al medico.

 

In più del 90% dei casi la patologia responsabile, la vaginite, è causata da un’infezione batterica (vaginite batterica, la forma più comune) o sostenuta da Candida albicans (candidiasi vulvovaginale) o da Trichomonas vaginalis (tricomoniasi vaginale).

Il significativo impatto psicologico della sintomatologia sulla vita sociale e sulla vita di coppia, con la conseguente riduzione della qualità di vita della donna, il senso di frustrazione causato dalle recidive e il rischio di complicanze ginecologiche e ostetriche rendono necessaria l’adozione di un trattamento di efficacia ben dimostrata (1,2).

La scelta terapeutica raccomandata dalle linee guida dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), tra le più autorevoli e ampiamente accettate linee guida per il trattamento delle vaginiti infettive, è rappresentata dal metronidazolo per quanto riguarda vaginosi batteriche o tricomoniasi vaginale e dal clotrimazolo nei casi di candidiasi vulvovaginale (3).

Nel trattamento delle vaginosi batteriche l’efficacia del metronidazolo, un derivato nitroimidazolico ad ampio spettro di azione antiprotozoaria e antimicrobica con marcata attività sugli anaerobi e sulla Gardnerella vaginalis, raggiunge l’80%-100%.

Il trattamento topico con metronidazolo, inoltre, ha dimostrato un’efficacia comparabile a quella del trattamento standard con clindamicina in termini di riduzione della colonizzazione da Mycoplasma hominis in uno studio condotto su 119 donne affette da vaginosi batterica.

Il clotrimazolo è un imidazolico con azione antimicotica ad ampio spettro, particolarmente efficace nel trattamento topico delle candidiasi. Il trattamento topico con antimicotici azolici come il clotrimazolo dimostra una maggiore efficacia rispetto a quello con antimicotici topici come ad es. la nistatina; in particolare, le percentuali di guarigione clinica e micologica dell’80%-90% ne fanno raccomandare dalle linee guida l’impiego sia nelle candidosi non complicate sia nelle candidosi ricorrenti (3,4).

Va considerato, peraltro, che nella pratica clinica il trattamento viene iniziato prima della conferma microbiologica, sulla base di segni e sintomi che in realtà mostrano scarsa sensibilità e specificità per l’identificazione dell’agente eziologico (4,5).

Una valida e ben tollerata scelta terapeutica nelle forme di vaginite più comuni nella pratica quotidiana di ginecologo e medico di medicina generale è rappresentata dall’associazione per uso topico metronidazolo-clotrimazolo, disponibile in formulazione ovuli, crema e soluzione vaginale.

Numerosi sono infatti i vantaggi associati a tale trattamento:
• capacità di garantire l’efficacia terapeutica su un ampio spettro di patogeni che include Trichomonas, Candida, batteri Gram positivi e Gram negativi anaerobi, bacilli sporigeni, Gardnerella, Toxoplasma, caratteristica che risulta di particolare rilevanza in considerazione della diffusione delle infezioni miste;
• azione sinergica con potenziamento dell’attività antimicrobica dei singoli principi attivi;
• riduzione del rischio di attivazione della Candida in seguito al trattamento della vaginite batterica con solo antibiotico;
• abolizione o ritardo della comparsa dei fenomeni di resistenza spontanea di alcuni microrganismi;
• assenza di attività nei confronti dei componenti del microbiota vaginale sano (lattobacilli);
• migliore tollerabilità e minori effetti indesiderati rispetto all’impiego degli stessi principi attivi per via orale, caratteristica che ne consente l’impiego anche nella donna in gravidanza (1,6).


Bibliografia

1. Nyirjesy P al. Causes of chronic vaginitis: analysis of a prospective database of affected women. Obstet Gynecol 2006; 108(5):1185–91
2. Powell K. Vaginal thrush: quality of life and treatments. British Journal of Nursing 2010; 19 (17)
3. Tavassoli K., Mattana P. L’attualità del trattamento topico delle infezioni vaginali con l’associazione metronidazolo-clotrimazolo. MINERVA GINECOL 2013;65
4. Willett L et al.. Evaluating Vaginitis The Importance of Patient Factors. JGIMJ Gen Intern Med. 2005; 20(9): 871. 5.
5. Del-Cura González I, et al. Patient preferences and treatment safety for uncomplicated vulvovaginal candidiasis in primary health care. BMC Public Health 2011, 11:63
6. Arisi E. Validità della associazione metronidazoloclotrimazolo nella pratica clinica quotidiana. Current Obstetrics and Gynaecology, Edizione Italiana 2005;14:92-6

 

 

<< Torna alla Home

N. 20/2015 - MedTOPICS - Periodico Quindicinale
È vietata la riproduzione totale o parziale senza il consenso scritto dell'editore - 15ED0802
Copyright © 2016


Colophon | Informazioni legali | Privacy